Ci sono momenti in cui la vita corre veloce. Le scadenze si accumulano, il telefono vibra incessantemente, l’algoritmo ci spinge a restare connessi, a essere presenti sempre e ovunque. Poi arriva quel segnale sottile, un affaticamento mentale, una tensione fisica, un bisogno profondo. È il momento del pit stop. Come in Formula 1, anche noi abbiamo bisogno di fermarci per rimettere in equilibrio corpo, mente e spirito.
Il benessere oggi è anche una questione di contesto, di radici, di scelte consapevoli. Chi come me, lavora in un ambito dominato dalla comunicazione, sa che le parole non sono mai neutre perché hanno il potere di informare, influenzare, rassicurare o destabilizzare. Per avere una comunicazione responsabile che considera l’effetto delle parole occorre imparare a prendersi cura della propria voce: rallentare, ascoltarsi, prendersi pause digitali, riconoscere i segnali di stress. Io capisco quando sono “piena” quando mi viene la nausea a leggere, anche solo un messaggio su whatsapp. I miei occhi si rifiutano di andare avanti e sento il bisogno di aria fresca, di panorami che mi riempiano gli occhi di colori e sensazioni.
La comunicazione è identità ed esperienza e porta dentro la voce di chi la crea. Anoushka Borghesi è stata nominata Global Communication Director per il gruppo Giorgio Armani, e sarà la responsabile globale di tutti i marchi del gruppo, comprese le iniziative legate all’ospitalità degli Armani Hotel. In questo ruolo che riporterà direttamente al Signor Armani, sarà alla guida di un racconto sempre più empatico, umano, attento al benessere e all’equilibrio, non solo perchè donna, ma anche per il suo carattere solare (è anche una gran ballerina!). La moda non è più solo immagine, ma narrazione del sé, consapevolezza, misura.
C’è qualcosa di profondamente unico nella comunicazione quando è guidata da una donna. Non perchè esista un “linguaggio femminile” in senso stereotipato, ma perchè spesso le donne portano nella comunicazione una sensibilità diversa fatta di ascolto profondo e di capacità di cogliere le sfumature. Per troppo tempo si è pensato che la comunicazione al femminile fosse troppo “soft”, emozionale, quasi meno autorevole. Eppure le donne che lavorano in questo ambito dimostrano ogni giorno che autorevolezza e delicatezza non sono in contraddizione anzi si rafforzano a vicenda. Quando una donna comunica, spesso costruisce, invece di imporre, propone, connette e in questa differenza c’è un potenziale prezioso, quello di umanizzare il messaggio e ridare valore al contenuto.
Carmen Moretti è una figura chiave nell’ospitalità di lusso italiana e sotto la sua guida è nata L’Albereta, un relais di charme immerso nei vigneti della Franciacorta. La sua visione dell’ospitalità si basa su un’accoglienza autentica e personalizzata dove ogni dettaglio fa sentire gli ospiti “a casa anche lontano da casa” . L’Albereta è anche un luogo di benessere grazie a Chenot Espace, che mi hanno invitato a scoprire Barbara Pigola, Barbara Bertelli e Micol Zambotti (a proposito lo sapete che l’agenzia Bertelli|Pigola quest’anno festeggia il decimo anniversario?). Conoscevo la location perchè sono stata spesso ospite di eventi, sono andata al mercatino natalizio ( a giugno ci sarà quello estivo aperto al pubblico quindi vi consiglio una visita) e nel 2018 avevo organizzato un pranzo di Natale per il CHI E’ CHI, in un magico 6 dicembre con una inaspettata nevicata che aveva reso tutto ancora più speciale.
In questo luogo d’eccellenza per la cura di sé, abbiamo parlato di longevità insieme a George Gaitanos, Chief Operating and Scientific Officer del gruppo Chenot che ha subito detto una frase che tutti dovremmo ricordarci “Il nostro stile di vita determina la qualità del nostro futuro” sottolineando che le donne vivono più a lungo degli uomini ma soffrono maggiormente di infiammazioni croniche. Se fino alla menopausa la longevità femminile è biologicamente garantita, dopo è lo stile di vita a fare la differenza. Gli uomini, invece, godono spesso di un metabolismo più resistente, ma sono più vulnerabili allo stress esterno. “La vera energia nasce dal cervello, se lo sovraccarichi non riesci più a rigenerarti”. Ecco perchè i programmi personalizzati Chenot mirano a ottimizzare ogni singolo aspetto della salute: alimentazione, riposo, attività fisica e stimolazione cellulare. Io, Elisabetta Barracchia e Serena Gentile eravamo preoccupatissime di fare lo stress test, un test molto sofisticato, che fornisce numerose informazioni sulla reazione del corpo a diversi tipi di stress mentali ed emotivi. Consiste nell’analizzare la risposta del cuore, attraverso il sistema nervoso autonomo, alle fonti di stress quotidiane, per individuare correlazioni tra abitudini e stato di salute e intervenire in modo mirato per impostare uno stile di vita più sano, attivo e dinamico. Vi dico solo che il mio cuore invece di avere delle oscillazioni ampie e ondeggianti era come una linea piatta dell’elettrocardiogramma, così mi sono beccata una bella sgridata dal dottore che mi ha detto che i carboidrati vanno limitati, lo sport diventa un alleato e che devo disintossicarmi. Per fortuna gli altri test che ho fatto, da quello della valutazione del collagene della pelle alla valutazione della forza e dell’equilibrio, sono risultati nella norma.
Prendersi cura di sé è un gesto controcorrente, ma anche un atto potente. significa ascoltarsi e darsi valore. La cura non è solo spa, benessere o silenzi. E’ anche dire no, scegliere con chi stare, cosa leggere e cosa mangiare e che parole usare. Troppa gente non sta bene, basta vedere gli haters quello che scrivono sotto i post. Ho pubblicato il video dell’inaugurazione dello store di Antonio Marras con il taglio del nastro di Geppi Cucciari sul profilo @chiechinews: 493.000 visualizzazioni, 19.600 mi piace e 488 commenti, alcuni dei quali sgradevoli e inutili, ma soprattutto senza senso.
Per chi si espone pubblicamente confrontarsi con gli haters è diventato quasi parte del mestiere ma questo non lo rende normale e soprattutto non lo rende innocuo. Chi odia spesso soffre: frustrazione, rabbia repressa, bisogno di attenzione o mancanza di strumenti relazionali sono alcuni dei disagi che si nascondono dietro a questi messaggi. Il benessere passa anche dalla capacità di scegliere cosa lasciare fuori: chi bloccare, segnalare o non leggere.
Io ad esempio ho risposto ad una signora, che tra l’altro non era nelle mie amicizie, e commentava che volevo fare la figa postando il video in cui sistemavo la cabina armadio delle mie figlie ( tra l’altro ero sfatta e distrutta dopo 5 ore di lavoro… altro che figa!) e che faceva bene sua madre che le buttava tutto per terra e la chiudeva in camera finché non aveva sistemato.
Per fortuna ci sono ospiti silenziosi che rappresentano l’armonia perfetta tra natura e affetti: i cani. Come Tabasco e Carmelo i bassotti di Barbara Bertelli e Carmen Moretti che sono due fratellini e che in quei due giorni all’ Albereta sono diventati inconsapevoli testimonial di uno stile di vita dove la lentezza è bellezza, dove con gli sguardi ci si capisce più che con le parole. La mia Cookie è amore puro, una grande compagna, e infatti soffro quando leggo che qualcuno ha perso il suo cane, come Leone, una celebrità, il cane di Carlotta Marioni, ma anche Cristina Milanesi ha perso la sua cagnolina e io piango sempre quando leggo di queste perdite.
Ma mentre io cerco di rallentare, il mondo digitale detta nuovi ritmi. Su TikTok è nata TikTok Shopping una funzione che permette ai brand e ai creatori di vendere direttamente sulla piattaforma, senza far uscire l’utente dall’app. Praticamente una sorta di televendita, tipo quando Giorgio Mastrota promuoveva i materassi ( forse lo fa ancora…). Io nel mio scrolling ho visto Michelle Hunziker che promuoveva Goovi, Francesca Ammaturo che vendeva le sue borse Label Rose e New Martina che promuoveva le cover dei cellulari. Il vantaggio di questa televendita in chiave social e super dinamica è quello di vendere i prodotti in tempo reale, rispondere alle domande e lanciare promozioni, sostanzialmente intrattenimento che vende.
TikTok ha visto una vera e propria invasione di brand cinesi che vendono direttamente al consumatore saltando i canali tradizionali. Il fenomeno dei produttori cinesi ha acceso un dibattito soprattutto in seguito alla crescente presenza in video di artigiani che mostrano la produzione di borse simili a quelle di marchi prestigiosi come Hermès e Louis Vuitton. In risposta ai dazi imposti dagli Stati Uniti, molti produttori infatti stanno utilizzando questa piattaforma per vendere beni di lusso a prezzi inferiori e questa strategia mette in discussione il valore percepito dei marchi, evidenziando la discrepanza tra il costo di produzione e il prezzo di vendita. Seppure molti articoli siano contraffazioni, seppur realizzate con cura, l’impatto comunicativo è significativo perchè gli utenti chiedono maggiori informazioni sulla filiera produttiva.
La moda cambia costantemente pelle perchè cambia il mondo e dietro ogni accessorio o abito c’è un bisogno profondo trovare un senso. La nomina di Jonathan Anderson come nuovo direttore creativo di Dior Men ne è la prova. Uno stile più fluido, colto, introspettivo, che incarna perfettamente lo spirito del pit stop contemporaneo. E chissà che non prenda lui tutta la direzione di Dior dopo che Maria Grazia Chiuri lascerà ufficialmente la maison.
Fermarsi non è debolezza, è strategia. Come nelle corse, è nel box che si vince la gara. E il nostro benessere non è più un lusso: è un gesto necessario, rivoluzionario, personale. Perciò prendetevi del tempo in questi giorni, approfittate di Pasqua e dei ponti del 25 aprile e 1 maggio. Seneca diceva “Non abbiamo poco tempo, ma ne sprechiamo molto”.