Le aziende serie mantengono le promesse: Renault e Nissan hanno firmato, ieri 8 novembre, il nuovo accordo sulla loro storica alleanza nata nel 1999 a cui si è aggiunta Mitsubishi Motors nel 2016. Un riequilibrio delle partecipazioni incrociate che vedono la quota del 15%, una nell’altra, una base meno simbiotica ma più uniforme. Jean-Dominique Senard e Luca de Meo, il presidente e l’amministratore delegato del Gruppo Renault, hanno spiegato nei dettagli che il 43,4% delle azioni detenute, in precedenza, di Nissan, non davano alcun diritto di controllo sul costruttore giapponese, al contrario di quanto, fino ad ora, era considerato. Da oggi le due Case non potranno più scambiarsi informazioni, tranne che per progetti comuni, prima annunciati e identificati. Renault ha spostato la differenza del 28,4% (equivalente a circa 5 miliardi di euro) in un fondo fiduciario, un trust francese, dove i diritti di voto saranno neutralizzati ma continuerà a ricevere i dividendi corrispondenti a questa quota, sino a quando non deciderà di vendere le azioni, con Nissan che avrà diritto di giovarsi della prima offerta. Un passaggio indubbiamente molto interessante per la Losanga che potrebbe così ulteriormente finanziare gli investimenti importanti che deve ancora effettuare per lo sviluppo dell’auto elettrica e dell’architettura software centralizzata. Un nuovo capitolo che massimizzerà la creazione di valore per entrambi e metterà fine ad una relazione che si era complicata dopo l’ingresso dello Stato francese nel capitale di Renault, nel 2015, seguito dalla drammatica caduta di Carlos Ghosn, allora capo dell’alleanza, arrestato alla fine del 2018, in Giappone, con l’accusa di mal versione finanziaria. Il capo di Nissan, Makoto Uchida ha elogiato “questo accordo alla pari che consentirà di continuare a sviluppare le nostre competenze, guadagnando in agilità e consentendoci prospettive ancora più fruttuose”. Luca de Meo ha sottolineato che “ la futura era sarà orientata al business, favorendo progetti comuni sia in Europa, in America Latina e in India, creando milioni di euro di utile per ciascuno dei due partner”. La collaborazione è già molto attiva su diversi veicoli che condividono, per entrambi i brand, gli stessi motori, portando risparmi concreti. È stato anche annunciato che i due nipponici hanno deciso di investire nell’entità elettrica di Renault, battezzata Ampere, 200milioni di euro per Mitsubishi e 600 milioni per Nissan.