“Le tecnologie e i tempi in generale stanno cambiando e le vendite di auto devono seguirli, a prescindere”. Lo afferma Antonio Gentile, country manager di Carvago, la piattaforma riservata alla commercializzazione di auto usate, presente in tutta Europa, compresa l’Italia, che sottolinea “alcuni sostengono che l’intelligenza artificiale sia il più grande passo dopo i microchip, ma è ancora di difficile comprensione per la maggior parte degli essere umani”. Carvago, per accelerarne lo sviluppo sta collaborando con il Politecnico di Praga (Repubblica Ceca), una delle maggiori e antiche università tecniche d’Europa, per lavorare a una serie di progetti di ricerca unici nel loro genere. L’intelligenza artificiale si sta già dimostrando uno strumento straordinario nell’elaborazione, in particolare nel settore delle auto di seconda mano. “In questo momento non c’è un uso ragionevole per le piccole concessionarie locali ma, se si pensa a qualsiasi questione a livello globale, l’uso dell’intelligenza artificiale è inevitabile – dice Antonio Gentile – lavorando su enormi dati che, compresi quelli da elaborare, hanno un enorme consumo di tempo e di risorse umane. Per noi è di grande aiuto a scalare l’offerta in quasi tutti i paesi e siamo completamente a favore nell’implementarla nell’automotive”. Questa moderna disciplina che studia in che modo si possono riprodurre i processi mentali con l’uso del computer, è in grado di mettere ordine a decine di migliaia di immagini con una velocità mai riscontrata, oltre a mostrare tutti i particolare della vettura, riconosce marca e modello, aiutando gli analisti di Carvago, ad ottenere tutte le informazioni necessarie anche a garanzia della provenienza del veicolo. Gentile spiega che “su scala europea, su nove auto su dieci pubblicizzate, non viene mai menzionato il telaio, un dato che non è umanamente possibile elaborare manualmente sui milioni di annunci”. Oggi è stato creato un algoritmo che determina l’età, l’equipaggiamento e il prezzo, nel prossimo futuro verrà affrontato anche tutto il campo dell’apprendimento automatico, indispensabile per l’interpretazione dei modelli. L’altra sfida, ribadisce il manager, riguarda l’approccio all’informazione “con la certezza e l’incertezza con cui i modelli restituiscono le risposte”. Il mercato dell’auto usata ha avuto una forte impennata nei primi quattro mesi dell’anno – per ogni 100 vetture nuove ne sono state vendute 178 usate – specialmente con alimentazioni benzina e gasolio, dovuto essenzialmente “a motivi molteplici, come i lunghi tempi di attesa per le auto recenti, i prezzi più elevati e l’offerta di identiche motorizzazioni anche nei più attuali allestimenti”.