Rebecca Baglini fa il suo ritorno a Venezia alla Biennale del Cinema 2024, curando lo styling di Denise Capezza, protagonista della pellicola biografica “Diva Futura” in cui interpreta Moana Pozzi.
Il film esplora la vita e la carriera di una delle figure più controverse e affascinanti del panorama culturale italiano degli anni ’80 e ’90 e verrà presentato il 04.09.24 in anteprima mondiale alla Biennale.
“L’obiettivo nel costruire i look è stato quello di rendere omaggio a Moana, mai tradendo l’essenza
di Denise che la interpreta nella pellicola con grande maestria ed eleganza. Per farlo abbiamo
studiato ed approfondito il personaggio, e svolto una riflessione dettagliata del costume e della
moda del tempo, esplorando attentamente come l’identità pubblica e privata di Moana si potessero
intersecare. Moana Pozzi era una delle più famose e controverse attrici del cinema per adulti in
Italia. La sua immagine pubblica andava oltre il semplice intrattenimento per adulti: era vista come
una figura di emancipazione femminile e di libertà sessuale, simbolo di ribellione contro le
convenzioni sociali tradizionali.” commenta Rebecca Baglini “C’è stato un grande lavoro di
squadra con Denise, il mio team e la maison “Versace” che l’ha vestita durante tutti gli
appuntamenti del Festival: uno dei brand più sensuali per uno dei personaggi più provocatori della
storia italiana”.
“Quando abbiamo iniziato a lavorare insieme a Denise per questo progetto, sapevamo che il
costume non sarebbe stato solo un accessorio, ma un elemento fondamentale per raccontare la storia
e l’identità del personaggio. La nostra analisi è andata oltre la superficie. Abbiamo esplorato
profondamente come i colori e i tessuti potessero riflettere le sfumature della personalità di Moana,
sia nel pubblico che nel suo privato. Ogni scelta stilistica è stata fatta con attenzione al significato
simbolico, per garantire che ogni dettaglio degli abiti fosse in perfetta sintonia con la visione del
personaggio stesso, senza cadere mai nel volgare e senza tradire la sua personalità.”
Negli anni ’80 e ’90, Gianni Versace lanciava le sue prime collezioni, caratterizzate da uno stile sensuale e opulento, in cui riusciva a fondere elementi di cultura pop, arte e storia. Moana Pozzi, con il suo status di celebrità all’interno di quella stessa cultura pop che Versace celebrava e reinventava attraverso la moda, condivideva alcuni punti di connessione con la carriera e l’influenza culturale dello stilista.
1993.
Christy Turlington sfila casta e abbottonata per Versace, nato da soli due anni. Lo stesso anno Moana Pozzi si candida come sindaco di Roma con il Partito dell’Amore.
15 settembre 1994. Moana Pozzi muore. Sono passati 30 anni.
La collezione Atelier Versace del 1993 è stata una delle più iconiche e innovative nella storia del marchio. Questo periodo rappresentava un momento di grande sperimentazione per Gianni Versace, che cercava di fondere elementi dell’alta moda con uno spirito più giovane e ribelle. La collezione mescolava elementi bohemian con un revival degli anni ’70 che si rifletteva nei tessuti fluttuanti, nelle stampe vivaci e nei dettagli decorativi, integrando motivi tropicali e elementi contadini.
Le gonne lunghe e svasate si combinavano con gilet di pelle che rivelano schiene di seta stampata, creando un contrasto tra robustezza e delicatezza.
E poi, forse il pezzo più memorabile della collezione, i pantaloni a zampa d’elefante, spesso multilayered con stampe e volant.
La collezione Atelier Versace 1993 ha avuto un impatto duraturo sulla moda, consolidando Gianni Versace come un maestro nell’arte di mescolare il lusso con lo spirito ribelle e innovativo. La collezione non solo celebrava la bellezza e l’artigianalità, ma anche un atteggiamento di sfida e di ricerca della libertà. Ha influenzato le tendenze della moda negli anni successivi e continua a essere
una fonte di ispirazione per designer e fashionisti di tutto il mondo.
About Rebecca Baglini.
Stylist e creative director. Laurea in Lettere e Filosofia, master in Fashion Styling presso lo IED e Fashion and Fabric Consultant al Wimbledon College of Art.
Tra i primi professionisti a capire l’importanza dello styling non solo nel mondo delle riviste di moda ma declinato all’immagine di talent. Un passato nell’editoria e un presente nello star system italiano e internazionale. Dal 2013 lavora con diversi artisti nel mondo della moda, entertainment e musica. Tra i clienti più fedeli Alessandro Cattelan, Negramaro, Malika Ayane, Dargen D’Amico, Mattia Stanga, Ricchi e Poveri, Rocco Fasano e Paola di Benedetto. Ha firmato lo styling di varie serie Netflix e Amazon, oltre a collaborazioni assidue con Akita Films e diverse consulenze creative per brand, passando a importanti collaborazioni con Arisa, Marracash, Marco Mengoni, Maneskin, Tommaso Paradiso, Emma Marrone, Sottotono, Tiziano Ferro, Joan Thiele, Motta, Elettra Lamborghini, Federico Rossi e Francesca Michielin e Ultimo. Dal 2018 collabora con diversi brand fornendo la sua consulenza stilistica e direzione creativa.