Sami Bazzi, libanese ma di origini italiane è fondatore di Joint Projects Intl. Trading and Contracting Co., la società leader mondiale nelle soluzioni retail di fascia alta con sedi in Kuwait e U.A.E. attiva nell’area del Golfo dal 1991 che è dietro il successo dei più esclusivi fashion brand per bambini. Il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano gli ha concesso nel 2014 l’onorificenza nel grado di Cavaliere dell’Ordine della «Stella d’Italia» per aver contribuito a promuovere il prestigio dell’Italia nel contesto internazionale. Un grande onore che lo lega al nostro Paese, infatti prima di tutto vuole mandare un messaggio agli italiani.
“Prima di tutto le mie più sentite condoglianze a tutte le famiglie che hanno perso i loro cari e un forte abbraccio per coloro che sono stati colpiti fisicamente, emotivamente e finanziariamente da questa terribile pandemia del COVD-19. Prego sempre affinché il vostro spirito rimanga forte sperando di vedere presto una luce in fondo al tunnel e tornare a brillare nuovamente”.
Dove si trova in questo momento?
Sono rientrato in Kuwait dall’Italia la prima settimana di marzo, dove ho vissuto parte della drammatica situazione a Milano dopo la partecipazione alla settimana della moda donna. Il Kuwait e gli Emirati Arabi Uniti e altri paesi del CCG sono chiusi, tutto il settore della moda al dettaglio e molti altri sono completamente chiusi a causa della rapida accelerazione del virus. Stiamo ancora lavorando da casa, cercando di chiudere tutte le nostre consegne per l’estate 2020 e supportando tutti i nostri fornitori italiani con spedizioni bilanciate per non deludere nessuno di loro. Ci impegniamo nei giorni positivi, ma anche in quelli negativi. Nessun annullamento singolo o ritardo per tutti gli accordi conclusi anche durante questa crisi imprevista globale. In 28 anni di lavoro e impegno totale verso tutti i nostri fornitori, non ho mai ritardato di un giorno una spedizione, un pagamento o una risposta via e-mail. Un “Grazie” va a quelle persone che sono ancora in grado di lavorare in circostanze così difficili nonostante quello che sta passando l’Italia. Qui stiamo facendo del nostro meglio per negoziare condizioni migliori raggiungendo soluzioni con i proprietari, le banche, consentendoci un ritorno regolare alle nostre operazioni quotidiane una volta risolte le cose.
Pitti Bimbo è stato rimandato a settembre, cosa ne pensa e che danni ci saranno per il mercato?
In realtà credo che in parte sia una buona decisione anche se forse la cosa migliore sarebbe stata rimandarla. La maggior parte delle aziende non saranno pronte, considerando anche i ritardi delle consegne che si accumuleranno. La situazione attuale è troppo imprevedibile ed instabile a causa del COVID-19 e le cose non possono essere previste nel breve periodo.
Le collezioni bimbo resteranno invendute?
Una volta che le cose torneranno alla normalità, non credo ci saranno preoccupazioni per recuperare al più presto le collezioni, gli acquisti e i nostri clienti. Abbiamo la piena fiducia che passeremo questo periodo. Sicuramente le aziende che in passato hanno commesso altri errori come ad esempio decisioni e acquisti sbagliati, enormi espansioni, investimenti rischiosi, grandi prestiti dalle banche, strategie operative sbagliate, scompariranno rapidamente e non saranno in grado di funzionare di nuovo. Dopo che la pandemia si sarà conclusa, la cristi globale, modificherà tutte le equazioni e né usciremo tutti cambiati.
Le sue previsioni economiche per il mercato del lusso?
Il settore del lusso sarà sicuramente influenzato negativamente e si ritirerà per un certo periodo come molti altri settori a causa dell’enorme danno all’economia e del calo del prezzo del petrolio. I governi saranno impegnati a ristrutturare i danni subiti in questi mesi, correggendo anche i propri errori e cambiando le strategie sbagliate applicate in precedenza in tutti i settori, in particolare la salute, compensando le istituzioni e gli individui. Le persone, invece, saranno impegnate ad assicurarsi i loro bisogni essenziali e tornare alla loro vita normale. Ci vorrà del tempo.
Quali mercati si riprenderanno prima?
Sicuramente Cina, Giappone e Corea del Sud si riprenderanno a mio avviso prima di tutti poiché sono ben strutturati nelle industrie. Tra i mercati che si riprenderanno più facilmente ci sono chiaramente i paesi che non sono stai colpiti dal COVID-19 o comunque colpiti in piccola parte.