Il brand di orologeria Seiko ha stretto una collaborazione con l’artista Matteo Pugliese e con la comunità San Patrignano.
“Responsabilità sociale e consapevolezza sono temi per cui Seiko da sempre nutre una particolare sensibilità, così come l’educazione delle nuove generazioni. La recente attività in collaborazione con Matteo Pugliese, e ancor di più con la comunità San Patrignano, rappresentano una naturale espressione del percorso intrapreso in questa direzione, un’azione concreta volta a promuovere una società più inclusiva, che operi per il bene di tutti, con particolare attenzione ai giovani”, commenta Filippo Nembrini, Direttore di Seiko Italia.
Lo scultore Matteo Pugliese ha realizzato un’opera scultorea in bronzo e marmo, che ha messo in evidenza il rapporto tra la linea di orologi Presage di Seiko – nota per la particolare bellezza giapponese e la qualità estetica dei suoi segnatempo, impreziositi dall’adozione di tecniche artigianali millenarie nella lavorazione dei quadranti smaltati, laccati o in porcellana di Arita – e il senso estetico e l’artigianalità che caratterizzano le opere dell’artista.
Il fulcro della collaborazione, espresso attraverso l’opera, è un principio condiviso che consiste nella continua ricerca del gusto estetico, un’indagine ideologica prima ancora che estetica, che si concentra sui dettagli ponendosi l’obiettivo ultimo della perfezione.
L’opera dell’artista, la cui donazione alla Collezione di San Patrignano è avvenuta in modo simbolico presso la boutique Seiko di Milano lo scorso 28 giugno, verrà trasferita successivamente al PART, i Palazzi dell’Arte Rimini dove è esposta la collezione.
Successivamente alla realizzazione dell’opera, Seiko ha coinvolto i ragazzi della Comunità San Patrignano in un seminario sull’arte con un laboratorio sull’argilla tenuto da Matteo Pugliese, con lo scopo di trasformare le abilità manuali e artigianali dei ragazzi in uno strumento di piena espressione della propria individualità e in un percorso di ricerca e di valorizzazione delle proprie risorse emotive, attraverso l’uso libero e spontaneo di un materiale malleabile come l’argilla e l’esperienza sensoriale evocata dal contatto con questa materia così duttile.