Auto

Set 20 SERVE ANCORA TEMPO

di Bianca Carretto

Il mercato dell’auto elettrica ha subito, in Europa, un colpo di freno, anzi  un vero crollo.  Le immatricolazioni di auto  nei paesi Ue, Efta e Regno Unito, in agosto sono state 755.717, il 16,5% in meno rispetto allo stesso mese del 2023 ma l’Acea, l’associazione dei costruttori europei, segnala il pesante calo  delle elettriche, un meno 36% in agosto che diventa meno 44% se si considera tutta l’Unione europea, con una Germania che ha contato un  ribasso del 27,8%, seguita dalla Francia con un meno 24,3%, al terzo posto l’Italia con meno 13,4%. Le ragioni sono da ricercare, in primo luogo, sul lato costi, poiché i veicoli green 100% rimangono  più dispendiosi di quelli termici. Alcuni modelli che dovrebbero rimediare in parte questa equazione – come la R5 elettrica –  sono ancora in fase  di presentazione. A questo si aggiunge l’incertezza politica che può rimandare  la volontà di  entrare in possesso di un prodotto  che rappresenta, comunque,  il secondo  acquisto di una famiglia dopo un bene immobiliare. Sempre per Acea mancano le condizioni cruciali per raggiungere la spinta necessaria sia nella produzione che nell’adozione di vetture a zero emissioni. Ossia infrastrutture di ricarica  anche per l’idrogeno, energia verde accessibile, incentivi continuativi.

Tutta l’industria  chiede all’Ue di presentare misure di soccorso urgenti prima che i nuovi obiettivi di Co2, per auto e furgoni, vengano applicati, anticipando  al 2025 le revisioni della normativa  sulla Co2 per i modelli leggeri e pesanti, attualmente programmate per il 2026 e il 2027.L’Unione europea deve affrontare anche i rapporti con la Cina, sempre più al centro dell’attenzione internazionale, in equilibrio tra geopolitica ed economia. Ora, dopo periodi burrascosi,  pare  vogliano condividere l’interesse a instaurare relazioni stabili e costruttive, basate sul rispetto delle regole, anche se il disavanzo commerciale dell’Ue con l’Impero di Mezzo continua ad essere  di quasi 400miliardi di euro. Necessariamente dovranno  essere instaurate relazioni economiche più equilibrate, con condizioni di parità e reciprocità per  eliminare l’ancora esistente asimmetria nei legami che caratterizzano i paesi europei e la Cina. Ieri, a Bruxelles, vi è stato un incontro definito “ positivo” tra il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis,  con il ministro del Commercio cinese Wang Wentao, dove hanno concordato di intensificare gli sforzi per trovare una soluzione efficace, applicabile e compatibile con le norme dell’Organizzazione mondiale del commercio per il caso delle auto elettriche. 

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