Dopo il grande successo riscosso dall’apertura nel capoluogo toscano nell’aprile del 2021, ‘Sophia Loren Restaurant’ – Original Italian Food il primo della catena di ristoranti dedicato alla famosa attrice napoletana, prosegue il proprio percorso di aperture scegliendo, come seconda tappa del suo piano di espansione, il capoluogo meneghino. Il nuovo ristorante ha infatti aperto i battenti lo scorso giugno in via Cesare Cantù 3, nell’isolato tra Piazza Duomo e Piazza Cordusio ed è stato inaugurato ieri sera alla presenza della Signora Loren.
La partnership siglata tra la società Dream Food, presieduta da Luciano Cimmino, imprenditore già alla guida del gruppo italiano Pianoforte Holding, a cui fanno capo i brand Yamamay e Carpisa e la diva stessa, prevede infatti oltre ad un accordo di licenza con la Signora Loren per una catena di locali con il suo brand, un vero e proprio piano di sviluppo, sia in Italia che all’estero.
Per il ristorante di Milano è stata scelta una location d’impatto nella zona di Piazza Cordusio, la celebre piazza milanese meta di cittadini e turisti, diventata recentemente palcoscenico delle nuove tendenze di global retail e presenta lo stesso format di quello di Firenze: il ristorante è infatti stato progettato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Redaelli e associati, in collaborazione con Costa Group, azienda leader per la creazione di arredi per il settore del food&beverage.
Caratterizzato da ampie vetrate che si affacciano su via Cantù, il locale si sviluppa su una superficie di 400 mq e si estende su un unico livello, dividendosi in 3 sale principali: la prima, da cui sia accede al locale, dedicata al cocktail&wine bar, le altre due al ristorante. Con i suoi 150 coperti, il ristorante Sophia Loren – Original Italian Food offre un servizio di ristorazione, bar, caffetteria, pasticceria e cocktail&wine bar, proponendo un menu italiano tradizionale ma esclusivo e ricercato, per un pubblico attento ed esigente.
All’entrata del locale il cliente viene subito attratto dal protagonista indiscusso: la pizza – firmata da Francesco Martucci, premiato come miglior pizzaiolo del mondo per 4 anni consecutivi. Il banco dedicato alla preparazione della pizza è delimitato da un’ampia vetrata che delimita la zona dedicata ai forni, rivestiti da una texture color oro brillante, una superficie tridimensionale che ricorda uno scrigno pre- zioso, per custodire e esaltare la materia prima di qualità superiore, caposaldo della tradizione della pizza napoletana: il celebre “Oro di Napoli“. Questo oro diviene il fil rouge dell’intero concetto architettonico – spaziale.
I forni divengono l’elemento di cerniera per introdurre nelle zone dedicate al ristorante: accedendo alla “navata” adibita a sala ristorante si è come trasportati in un’altra dimensione dove ogni area personalizzata si caratterizza per la cura del dettaglio. Le sedute si alternano tra divani e poltroncine circolari ed avvolgenti con tessuti in vero cuoio e dalle tonalità tipicamente mediterranee.
Le immagini di Sophia, opportunamente illuminate e collocate nelle partizioni verticali, a volte ricreate con anelli calati dal soffitto diventano protagoniste e completano, con altri preziosi elementi di autentica oggettistica ed alcune opere di grande valore, l’attenzione posta alle pareti. Prima tra tutti è l’installazione di Luigi Masecchia, artista italiano conosciuto nel mondo per la sua capacità di trasmettere arte con un numero infinto di tappi metallici che, come dei pixel, ricostruiscono il volto sinuoso di Sophia.
Il poliedrico artista napoletano Ernesto Tatafiore si è invece occupato di disegnare le illustrazioni dei sottopiatti e dei tavoli in vetro che riportano il volto di Sophia.
Per quanto riguarda la cucina, come per il ristorante di Firenze, oltre alle pizze firmate da Francesco Martucci, per 4 anni consecutivi miglior pizzaiolo del mondo 2022 con il locale ‘I Masanielli’ a Caserta, due dei primi piatti lo ‘Spaghetto al Pomodoro’ e il ‘Mezzo Pacchero Provola e Pancetta’ sono stati firmati da Gennarino Esposito, chef con due stelle Michelin patron del ristorante ‘Torre del Saracino’, a Vico Equense e la pasticceria da Carmine di Donna già guida della pasticceria del ristorante pluristellato ‘Torre del Saracino’.
‘Il piano di aperture di questo progetto ambizioso e innovativo iniziato nel 2014 prosegue con Milano, scelta come seconda tappa del nostro viaggio per condividere sia con i milanesi che con i turisti di passaggio un pezzetto della tradizione culinaria napoletana. Sophia Loren, musa ispiratrice del progetto, scelta per la sua calcata mediterraneità dal carisma che oltrepassa qualsiasi confine geografico e generazionale, continuerà ad accompagnarci in questo percorso che prevede un piano di aperture in Italia e all’estero. La prossima tappa sarà Bari con apertura prevista entro la fine dell’anno.’ ha commentato Luciano Cimmino Presidente di Dream Food e di Yamamay e Carpisa