Auto

Set 16 …STELLANTIS VEDE LE STELLE…

Per  Stellantis gli Stati Uniti sono  una forte spina, le scorte di auto invendute  si accumulano nei parcheggi delle fabbriche  e dei concessionari.I marchi del gruppo – Dodge, Jeep, Ram e Crysler – non smettono di perdere, da oltre un anno, quote di mercato a favore dei concorrenti.  Il ceo Carlos Tavares deve raddrizzare velocemente il timone, in particolare dopo la lettera aperta che è stata inviata, il dieci settembre,  a lui  e al Consiglio di amministrazione, da tutta la rete dei concessionari e  dei dipendenti americani. Un  atto di accusa nei loro confronti, quasi un ultimatum. Scrivono “ da oltre due anni il Consiglio nazionale dei concessionari Stellantis negli Stati Uniti aveva lanciato un allarme avvertendo tutto il team esecutivo che il percorso impostato  da Stellantis in Usa, sarebbe stato un disastro, a lungo termine. Un disastro non solo per noi , ma per tutti i soggetti coinvolti, ora questo disastro è arrivato.” Viene anche contestato l’emolumento percepito da Tavares nel 2023, una cifra record di 40 milioni di dollari, sicuramente non meritati  dopo le decisioni sconsiderate che avrebbero dovuto garantire profitti record, al contrario  hanno avuto conseguenze devastanti. Nella missiva viene ribadito che “ i nostri brand iconici che hanno un secolo di storia in America, hanno visto la loro quota di mercato dimezzata, il prezzo delle azioni della società crollate, gli stabilimenti sono in chiusura , ci troviamo di fronte a licenziamenti dilaganti, con i dirigenti chiave in fuga dovendo affrontare cause legali da parte di investitori e fornitori”.  Ribadiscono che non sono stati loro a creare i problemi, neppure il Governo federale  e il sindacato Uaw. “ questo stato di difficoltà lo ha creato lei”. E’ arrivato il tempo di rilanciare la produzione, con  siti  a piena capacità, di ricominciare a vendere, facendo tornare  al lavoro il personale diretto e indiretto, per costruire auto che gli americani vogliono acquistare e possono permettersi.  Non sono  accettate scuse e neppure le dimissioni da parte di Tavares, non servono a rimettere uomini e donne  in attività.  Prima della riunione del prossimo 15 ottobre,  del National Dealer Council, che si terrà nella sede centrale di Auburn Hills, devono essere confermate  intenzioni serie, sottoscritti gli investimenti per andare avanti, per ritornare ad essere una grande azienda automobilistica come” si merita di essere”. Lo stesso Tavares , aveva riconosciuto durante la giornata degli investitori, organizzata a fine giugno,  che “ le azioni di marketing non hanno avuto una consistenza sufficientemente professionale ed adeguata”. Nella stessa occasione aveva ammesso che erano stati commessi troppi errori relativi sia alla gestione delle fabbriche che dell’ invenduto.  “ I nostri problemi non sono stati risolti, siamo stati troppo arroganti – aggiungendo – quando dico noi, parlo di me. Avrei dovuto captare i segnali  negativi più rapidamente, mi sono mancate le esatte indicazioni dalla mia squadra”.

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