“Siamo un gruppo in grado di resistere ad ogni turbolenza”, questo il messaggio lanciato agli analisti da Carlos Tavares, ceo di Psa, durante la presentazione dei dati finanziari del primo semestre dell’anno. In effetti, nonostante il Covid che ha fatto crollare le vendite del 46%, il fatturato del gruppo francese ha registrato 25,1 miliardi di euro, con un utile netto di 595milioni, inferiore – è vero – al 1,24 miliardi dello scorso anno ma sorprendente nel confronto con gli altri concorrenti, in profondo rosso. La liquidità netta è scesa a 10,6 miliardi del dicembre 2019 a poco meno di 7 miliardi e non sono state attivate linee di credito aggiuntive. “Questi risultati dimostrano la nostra resilienza – ha precisato ancora Tavares – sono la ricompensa di sei anni consecutivi in cui abbiamo lavorato intensamente per aumentare la nostra agilità di reazione e per eliminare i nostri punti morti”, che equivale a dire aver ridotto, tutti i costi, abbassando il punto di pareggio a 1.8 milioni di veicoli venduti all’anno, dai 2,4 milioni di 5 anni fa. Questa è la radice degli utili esaminati. Il manager ha anche sottolineato le prospettive del secondo semestre dell’anno, di cui prevede” un consistente rimbalzo”, confermando il margine operativo del 4,5% per la divisione automotive, pur considerando la flessione del mercato in Europa (25%), in Russia e in America Latina(30%) e in Cina (10%). Non ha potuto trascurare il capitolo sulla fusione con Fca, declinando, per l’ennesima volta, pur con molta prudenza, che “ il processo è lungo e rigoroso, deve essere realizzato passo dopo passo, non vi è alcun ritardo”. Tutto procede nei termini previsti “ la nascita di Stellantis ( il nome dato alla holding del futuro gruppo) avverrà nel primo trimestre 2021, daremo le opportune risposte alla Commissione europea in merito all’assenza di concorrenza nei confronti della posizione dominante sui veicoli commerciali. Siamo positivi”. Anche sul fronte italiano arriva un segnale favorevole: nello stabilimento di Melfi sarà avviata la produzione della Jeep Compass anche in versione elettrificata. Un processo di accelerazione grazie all’accordo firmato con Invitalia che prevede un investimento di 136 milioni di euro, sostenuti da agevolazioni , in parte a fondo perduto. Sarà reinserito il personale attualmente in contratto di solidarietà e verranno assunti, entro il 2022, altri 100 addetti.