La mobilità si sta rimodellando, le auto non saranno solo più sostenibili, ma certamente più sicure, più intelligenti, più connesse. Ma le strade di grande percorrenza, seguiranno l’identico iter? L’amministratore delegato di Astm (gestisce concessioni autostradali per 5.500 km), Umberto Tosoni, ha così sintetizzato “noi non stiamo rincorrendo il futuro, lo stiamo anticipando”. Dichiarazione che ha immediatamente sottoscritto Massimo Nordio, Vice President Group Government Relations and Public Affairs di Volkswagen Group per l’Italia, precisando che “ mai come oggi dobbiamo fare squadra”. E questa è stata l’immagine trasmessa dal convegno organizzato – al 28esimo piano della futuristica torre Pwc, alta 175 metri, che fa parte del progetto CityLife di Milano – da Volkswagen Group Italia e da Astm, non legate da nessuna partner chip o da accordi esclusivi. La vera protagonista è stata la Golf con tecnologia Car2X integrata, scelta per testare la mobilità intelligente sulla tratta Arluno-Rho dell’autostrada A4 Torino/Milano. Oggi il puro prodotto automobilistico è arrivato ad un vertice di ottimizzazione che contempla meno ricerca, quando, come Volkswagen, si dispone di una piattaforma multifunzionale e modulare (Meb), adatta ad auto elettriche, di qualsiasi segmento e di motori specifici, il processo di avanzamento passa esclusivamente alla connettività della vettura. Entrano dunque in campo altri partner per sviluppare gli scenari futuri che possano garantire l’integrazione con i sistemi Its (Intelligent Transportation Systes) su strada, rendendo possibile ogni forma di interconnessione tra i veicoli e le infrastrutture. Grazie alla piattaforma software Emeras, sviluppata da Sinelec, come ha spiegato l’amministratore delegato Andrea Nicolini, arriveremo ad “una raccolta ed integrazione dei dati sulla viabilità, che evolveranno in C-Its per essere parte del sistema interconnesso. L’infrastruttura dialogherà con le vetture, gestirà i dati e i flussi del traffico, aumentando la sicurezza”. Dovremo adattarci ad avere sopra di noi droni, sensori, telecamere che non solo ci sostituiranno alla guida ma ci aiuteranno ad adattarci al meglio al cambiamento, monitorando i pedaggi, il rilevamento di qualsiasi ostacolo, la presenza di distributori di idrogeno o di stazioni di ricarica elettrica. Ognuno dovrà fare la sua parte, ogni pedina dovrà essere, al momento giusto e nel posto giusto, pronta immediatamente a fare il passo successivo. Nordio ha voluto sottolineare il percorso “ di trasformazione del gruppo Volkswagen va in questa direzione, con investimenti che, entro il 2025, sfioreranno i 25 miliardi di euro, per portare alla nascita un sistema operativo unificato”.