Tutta la sostenibilità di Cuoio di Toscana è pronta a tornare sotto i riflettori di Lineapelle. Il marchio, creato nel 1985, oggi ha raggiunto i 200 milioni di fatturato grazie alle aziende virtuose del distretto, che lavorano secondo criteri ecosostenibili regolati da norme stringenti. Nella supply chain esse passano per il benessere animale e la depurazione delle acque, per il riciclo dei residui solidi e l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili. Una tradizione che nel tempo è diventata simbolo di qualità, tracciabilità e alto artigianato Made in Italy, conquistando i mercati europei, come Francia, Portogallo, Germania e Gran Bretagna, per arrivare all’America, Cina e Giappone.
A caratterizzare la produzione del brand è il processo relativo alla concia vegetale lenta in vasca, radicato nei secoli e basato sull’utilizzo di materiali naturali come i tannini, estratti dalle piante di castagno, mimosa e quebracho, che garantiscono una lavorazione esente da metalli, a tutela della salute dei consumatori e della qualità̀ delle creazioni. Da qui nasce la suola verde, che prevede la trasformazione delle pelli grezze in un materiale durevole, riconosciuto in tutto il mondo e manifesto dei valori dell’azienda.
“La suola verde è il nostro simbolo: dalla natura per la natura, essenza dei valori di Cuoio di Toscana come il lusso, l’esclusività e la sostenibilità”, commenta Antonio Quirici, Presidente del Consorzio Cuoio di Toscana.
Durante Milano Moda Donna Cuoio di Toscana, il Consorzio conciario presieduto da Antonio Quirici, ha supportato il brand ACT N. 1 che ha sfilato il 22 settembre alle ore 16, attraverso il progetto Cuoio di Toscana Prize, un’iniziativa on going che ha come obiettivo di supportare i giovani creativi e progetti ecosostenibili.
Nell’ambito dell’iniziativa, Cuoio di Toscana ha fornito gratuitamente al marchio la propria materia prima, il cuoio, sinonimo dell’eccellenza Made in Italy, sostenendo economicamente la produzione degli accessori, caratterizzati dall’iconica suola verde, manifesto dei valori del Consorzio e di una scelta consapevole.
Un impegno che nasce per coinvolgere l’intero processo produttivo fino alla gestione della filiera attraverso la trasformazione di uno scarto dell’industria alimentare in un materiale pregiato.
Cuoio di Toscana si racconta a Pitti Uomo 102 con uno short video.
Protagonista il ballerino Antonio Lollo, in una coreografia essenziale ma fortemente evocativa. Una performance di danza contemporanea, che si affida alla potente espressività del corpo, per presentare il mito della nascita di un’icona: la suola verde di Cuoio di Toscana. Giochi di luce e inquadrature sorprendenti, rivelano il processo della concia al vegetale, dalla genesi delle foglie dei tannini, fino alla creazione dell’originale calzatura.
L’anima green di Cuoio di Toscana travolge e inebria i cinque sensi compreso l’olfatto. Nasce una fragranza custom made, frutto della inusitata maestria del naso Alba Chiara de Vitis, anima creativa di Atelier Parfumeide, che ha formulato un’essenza perfetta per il brand. La nuova Cuoio di Toscana Fragrance by Parfumeide, un prodigioso accordo di note speziate con una benefica scia di tabacco e vaniglia.
Ospite speciale Michele Bravi.