The Stage Milano può essere considerato il locale simbolo della città, oggi: più viva che mai, in gran fermento, capace di attirare un universo cosmopolita e anticipare tendenze.
Uno spazio del tutto nuovo e innovativo, affacciato su Piazza Gae Aulenti, studiato per assecondare nuove modalità di fruizione, simbolo della contaminazione più moderna ma dall’atmosfera calda e accogliente.
Conquista dalla colazione al light lunch o al business lunch, stupisce con le ultime tendenze della mixology, e introduce l’eccellenza enogastronomica della tradizione, rivisitata in chiave moderna e proposta in un ambiente suggestivo da cui godere di un panorama mozzafiato.
Punto di riferimento cool per il dopo cena, luogo capace di rendere ogni momento trascorso al suo interno come una vera e propria esperienza unica e originale, luogo iconico del mangiare e del bere bene.
The Stage Milano ha preso forma dal progetto dello Studio di design Roman and Williams Buildings and Interiors di New York, noto per l’originalità dell’approccio e per la capacità di coniugare accostamenti estetici di forte impatto. Il concept si ispira al mondo del cinema e del teatro: come nella trama di un film le scenografie cambiano e si susseguono e l’ospite diventa protagonista esprimendo i suoi desideri e diventando l’attore di una rappresentazione sempre nuova.
Una sorta di palcoscenico avvolto da mogano e impreziosito da mobili e oggetti provenienti da Cinecittà, che coinvolge con la sua magia e proietta in una dimensione multiesperienziale.
La regia è affidata allo chef Elias Caschili, sostenitore degli ingredienti e dei sapori della tradizione resi contemporanei e mai banali. Apparentemente schivo, con un guizzo di intelligente e rigorosa creatività, accompagna – senza mai perderlo di vista – l’ospite in un meraviglioso viaggio gourmet guidandolo in un percorso di gusto indimenticabile.
E a proposito di viaggio, in questo caso fantastico e leggendario, tra navi fantasma e fumetti, ecco Octavius – House of spirits and fancy drinks – che, replicando la suggestione di un’elegante imbarcazione d’epoca, propone drink della tradizione e alchimie uniche.
Come “Raffinato”, frutto della maestria di Francesco Cione, servito in una coppa ampia e con un unico blocco di ghiaccio con l’omonimo timbro impresso, o come un immancabile “Martini” in una delle infinite varietà richieste perché, come sosteneva Umberto Eco “….. il Martini migliore è quello che ti fai da te…..”.
Da tutto il mondo tante bottiglie, oltre 1100 referenze tra distillati e liquori da sorseggiare accompagnando le delizie del menu bar – disponibile fino alle 24 – per ricordare storie di uomini e di luoghi, magari attorno al tavolo da biliardo per trascorrere una serata in assoluto relax nella sala privata o dimenticare le tensioni dopo una giornata di lavoro.