Tito Annibali, classe ’96, dopo aver frequentato un Master in Economia e Management del Food (MAFOOD) alla LIUC di Castellanza e un altro specializzato nella gestione delle PMI presso l’Università Bocconi di Milano, attualmente segue il corso di coaching della società Ottantaventi improntato sulla formazione delle persone con lo scopo di migliorare le prestazioni e i risultati in azienda.
Lavora presso l’Azienda Agricola San Martino, azienda 4.0 che dedica un’attenzione costante ad ogni fase del percorso produttivo delle proprie Noci: dalla coltivazione al raccolto e dalla prima lavorazione alla vendita.
All’interno dell’azienda Tito si occupa dell’accoglienza dei clienti e della vendita di Noci di Romagna e copre il ruolo di Ambassador dei vini Naní, Giulí, Pirro e Tito di Tenuta Villa Rovere e prossimamente anche Olindo.
Contemporaneamente coltiva anche la passione per l’arte, in particolare per la pittura, alla quale si dedica da quando ha 14 anni; incentivato e spronato particolarmente dal nonno Manlio che l’ha aiutato nella ricerca di un atelier, per esporre i suoi quadri, il quale prese il nome di Artito.
Tito Annibali racconta “niente è perfetto e ciò che rende uniche e particolari le sue opere è proprio l’imperfezione, da non considerare come un nemico da temere o combattere, ma come una parte di noi da accogliere, offrendoci un’opportunità di crescita. Essa ci concede di mostrarci agli altri così come siamo, con le nostre fragilità e debolezze.”
In tutte le sue tele possiamo riscontrare un dualismo tra il reale e l’astratto, la schiettezza e il misterioso, il contrasto tra tonalità più vivide e accese come l’arancione e il rosso e tonalità più tenui come l’azzurro e il rosa.
Tito osserva e dipinge le cose da un punto di vista inusuale e originale, le tematiche prevalenti sono quelle dell’amore, della sensualità e della lussuria; nelle sue tele dominano fiori, animali marini, corpi femminili e alberi, in particolare due: quello nero con il canto V di Dante che rappresenta l’Inferno e quello rosa con la canzone di Steve Wonder che rappresenta il Paradiso.
Altro elemento distintivo della sua arte è il dinamismo, che troviamo in molti suoi quadri, le sue opere sembrano muoversi simultaneamente assieme allo sguardo, facendo immergere completamente lo spettatore nella rappresentazione.
Nel settembre 2020 viene selezionato su 3000 candidati per il premio internazionale LEONARDO DA VINCI, che ha lo scopo di promuovere e sostenere l’arte contemporanea di artisti nazionali e internazionali.
Tito è continuamente alla ricerca di nuovi stimoli e ormai stanco di vedere le sue opere solo su tela e come oggetti di arredo, con il forte supporto e sostegno della famiglia, decide di riprodurle su delle t-shirt, per far percepire il mondo che intende raffigurare e il loro significato.
Prosegue così il progetto ARTITO, t-shirt che ritraggono cinque delle sue opere, in tre diverse varianti: nero, bianco e grigio.
Il movimento artistico al quale Tito si ispira è quello della pop art, che ha rivoluzionato il mondo dell’arte. I colori sono pieni e vivaci, spesso disomogenei; dominano tinte primarie come il rosso e il blu che vanno a creare un connubio tra colori caldi e freddi, infine i contorni neri, netti e marcati danno efficacia all’immagine.