Avrebbe compiuto 90 anni quest’anno la collega Luciana Boccardi. Una signora, un’autorevole firma della moda, una solare amica che è mancata nella sua amata Venezia.
Nel 2020 aveva iniziato a scrivere la trilogia che ripercorreva la sua vita, colma di avventure e colpi di scena e di legami speciali che hanno arricchito noi lettori e che ci lasciano orfani del terzo libro incompiuto e di quella voce con il suo accento veneto che resta nei nostri cuori. La vogliamo ricordare con questo articolo pubblicato l’11 giugno 2020 in occasione dell’uscita del libro di Alda Vanzan.
TU LO SAI CHI E’ LA BOCCARDI? UNA GIORNALISTA FUORI DAL CERCHIO. ECCO UN LIBRO SU DI LEI
“Sai Cristiana che hanno scritto un libro su di me? Ma ti sembra possibile, ma io chi sono? Nessuno. ” Luciana Boccardi mi telefona un giorno del lockdown e quasi indifferente alla situazione che stavamo vivendo mi racconta dei tanti progetti che ha in corso e, soprattutto, mi svela che una giornalista de Il Gazzettino, Alda Vanzan, sta scrivendo un libro su di lei. “Perché no!” dico io, quando dall’altra parte del telefono so esserci una delle giornaliste più acute, preparate e informate sulla storia del costume e della moda del nostro Paese. Una donna con una forza insospettabile che si cela dietro ad occhi vivaci e curiosi. La Boccardi, cosi la chiamiamo tutti, è anche il titolo di questo libro che indaga nella vita di una donna che ha conosciuto Ingrid Bergman , che ha intervistato il papà di Anna Frank e che ha assistito a tutti i fenomeni sociali. Si definisce una giornalista fuori dal cerchio, che non ha mai avuto paura di essere accettata o meno. “Gli influencer? ci sono sempre stati , ad esempio Caterina de’ Medici o Isabella d’Este” .
“Mai paura di niente” è la frase guida di Luciana Crovato, il suo vero nome. Una frase appresa dal padre dopo l’incendio che gli bruciò gli occhi e portò la famiglia a vivere di stenti. Una frase che l’avrebbe accompagnata sempre, sin da quando fu costretta ad abbandonare gli studi, a lavorare di giorno e a frequentare un corso di stenodattilografia la sera, fino a diventare una “mitraglietta”. La sua “università” fu la Biennale. L’approdo al giornalismo un premio per un racconto breve consegnatole da Georges Simenon. Poi sarebbero arrivati i libri e la direzione di due riviste, le sfilate organizzate a San Marco e al Lido, la fase “femminista” e l’amore spassionato per la sua Venezia con le battaglie per i referendum, perfino un ristorante suggeritole da uno stilista.
Mi dispiace davvero tanto. Era una persona sorprendente, anticonformista, educata ed eccentrica. Spero sia stata un po’ felice e che sia in un posto divertente e sereno. renata
L’avevo conosciuta una ventina di anni fa. Mi aveva contattata lei per proporre all’azienda con la quale lavoravo un progetto molto bello, purtroppo mai realizzato.. Una donna eccezionale che nella piacevolissima giornata passata con lei a Venezia mi aveva fatto scoprire angoli poco noti e sorprendenti della città. Elisabetta
Che dire, la mia grande amica veneziana, sempre sul pezzo, sempre propositiva.Con lei la storia del costume diventava quotidianità, si parlava di Callas, Cortese, Genoni, Borelli come fossero persone della porta accanto, argomenti di cui era competentissima e che arricchiva spesso di aneddoti nuovi, di testimonianze intriganti .L’ultima volta che ci siamo sentite abbiamo ricordato Brunetta , un altro genio, un’altra passione in comune che mi impegno a celebrare anche per lei. Luciana è una cronista di moda di cui sentiremo la grande mancanza, perdiamo un affetto e restiamo più sole. Elisabetta
Ciao Luciana, non potrò mai dimenticare quando in una piccola asta di beneficenza tenuta nel tuo giardino della casa veneziana, sono riuscita ad acchiappare una tua coloratissima sciarpa. L’avevi ceduta con il tuo solito fair play e con quella gentilezza d’animo che ti caratterizzava. Cara Luciana, sarai sempre nel cuore, non solo di chi ha avuto il privilegio di conoscerti, ma anche di chi ha avuto modo di leggere qualche tuo scritto, pieno di sagacia e di uno spiritaccio indomito!