L’idrogeno è una risorsa fondamentale, che consentirà un miglioramento dell’impatto ambientale nella produzione e distribuzione dell’energia. Affinché sia possibile raggiungere questo obiettivo, però, è necessario superare alcuni ostacoli riguardanti lo stoccaggio, il trasporto e la sua distribuzione. TÜV Italia fornisce svariati servizi per gli operatori in questo settore, per esempio la certificazione di attrezzature a pressione stazionarie o trasportabili e quella dei procedimenti di saldatura per sistemi e recipienti contenenti idrogeno, ma anche la valutazione dei rischi/studi Hazop o Hazid per sistemi a idrogeno e la caratterizzazione dei materiali che vi entrano in contatto.
“L’idrogeno compresso è esplosivo e si liquefa a -253°C, una forma di stoccaggio che necessita di nuove tecnologie rispetto a quelle a disposizione attualmente – ha dichiarato Alberto Carelli, Managing Director Divisione Industrie Service di TÜV Italia – le normative per l’immagazzinamento dell’idrogeno, inoltre, variano in modo significativo per ogni Paese, rendendo difficoltoso l’utilizzo di una tecnologia unificata per tutti. In aggiunta, miscelare l’idrogeno con il gas naturale può essere pericoloso e contribuisce a rendere estremamente fragili i componenti e i materiali di stoccaggio”.
