“Il piano che oggi ci è stato esposto dall’AD di Stellantis, Carlos Tavares, risponde ad alcune importanti richieste che avevamo avanzato, poiché arricchisce il novero dei modelli assegnati alla Italia ad iniziare dalla Fiat 500 ibrida a Mirafiori nel 2026, ma prevede tempi di realizzazione lunghi e quindi implica la condivisione di un percorso ancora difficile con notevoli sacrifici per i lavoratori. Ci sono inoltre questioni ancora irrisolte, come il rilancio del marchio Maserati e dello stabilimento di Modena. Anche in considerazione delle incognite della così detta transizione, diventa quindi essenziale un tavolo presso la Presidenza del Consiglio per provare ad arrivare ad una intesa che garantisca un futuro industriale sostenibile all’Italia. Del resto la stessa Stellantis ha rimarcato la necessità di interventi che dipendono dalla politica e che incideranno sulla competitività del Paese e sulla transizione all’elettrico, che vanno dagli incentivi all’acquisto alle reti di ricarica, dal costo dell’energia alla concorrenza cinese; da questi interventi del Governo dipenderà in gran parte secondo la stessa Stellantis la possibilità di realizzare appieno il piano industriale e quindi di raggiungere l’obiettivo di produrre un milione di veicoli l’anno”.