Settimo mese di crescita consecutiva per il mercato dell’auto in Europa: febbraio si è chiuso infatti con 902.775 immatricolazioni e un aumento del 12,2% rispetto alle 804.414 unità dello stesso mese del 2022. Positivo quindi il primo bimestre dell’anno con 1.814.048, +11,5% rispetto allo scorso anno. A febbraio hanno recuperato tutti i cinque major markets: il Regno Unito ha segnato un +26,2%, la Spagna +19,2%, l’Italia +17,4%, la Francia 9,4% e la Germania +2,8%. Per quanto riguarda la quota di auto elettriche, l’Italia è piazzata all’ultimo posto (8%), tenuta a distanza non solo da Germania (21,5%), Regno Unito (22,9%) e Francia (23,8%), ma anche dalla Spagna (11,0%).
Andrea Cardinali, direttore generale dell’Unrae, ha dichiarato: “L’industria dell’automobile sta investendo da anni centinaia di miliardi per la decarbonizzazione, ma il tema vive in questi giorni un momento di grande confusione a livello nazionale ed europeo. Oggi assistiamo a un dibattito non basato su dati scientifici ma inquinato da posizioni partigiane, che rischia di portare fuori strada e danneggiare sia i consumatori che i lavoratori”. E ha aggiunto: “I 12 anni che mancano per il 2035 rappresentano due cicli e mezzo di prodotto, e molti costruttori hanno già dichiarato che fermeranno la produzione di veicoli endotermici anche prima di quella data. In questo clima di incertezza, senza una chiara strategia l’Italia rischia di trovarsi in fondo al treno del cambiamento”.