Per 16 mesi consecutivi, il mercato dell’auto in Europa ha visto numeri positivi, ma non più a doppia cifra. A novembre ha segnato un +6,0% con 1.075.756 immatricolazioni. Tra i cinque Major Markets, l’Italia è quella che è cresciuta di più, sia a novembre che negli altri undici mesi. A novembre il nostro Paese ha ottenuto un +16,2%, seguito dalla Francia (+14%), dal Regno Unito (+9,5%) e dalla Spagna (+7%), mentre la Germania ha registrato un -5,7%. Tuttavia l’Italia rimane all’ultimo posto nel mercato delle auto “con la spina”.
“I dati mostrano eloquentemente il forte ritardo dell’Italia nel programma di transizione energetica – ha dichiarato Andrea Cardinali, direttore generale dell’Unrae – ci sono molti fattori dietro, da quelli culturali a quelli infrastrutturali, passando per la imperante disinformazione. È necessario correggere l’attuale schema degli incentivi per le fasce 0-60 g/Km, che non sta funzionando, tant’è che a fine anno avanzerà il 72,5% dei fondi. Occorre includere tutte le persone giuridiche ripristinando l’importo integrale del bonus; eliminare il price cap o almeno riportarlo ai limiti precedenti tenendo conto dell’inflazione e aumentare i contributi unitari”.