Ieri, 23 settembre, è stato rivelato il suv elettrico di Volkswagen ID.4, con una cerimonia trasmessa on line, da oggi, collegandosi sul sito della Casa di Wolfsburg, è possibile configurarlo ed ordinarlo, direttamente. Durante una teleconferenza tenuta dal ceo di Volkswagen Ralf Brandstätter e da Thomas Ulbrich, membro del board, responsabile della E-Mobility di Volkswagen, sono stati svelati diversi dettagli di questa vettura, la seconda, dopo la compatta ID.3, totalmente a zero emissioni, tanto da essere vendute, entrambe, con un certificato che ne attesta il bilancio neutro in tutta la fase di produzione. La ID.4 viene prodotta nello stabilimento di Zwickau, in Germania (dove viene assemblata anche l’ID.3, è stato dedicato solo alle auto elettriche), è la matrice di quelle che verranno costruite in Cina, negli impianti di Anting e Foshan e, dalla fine del 2021, anche nello stabilimento di Chattanooga, nello stato del Tennessee, per i mercati del Nord America, sarà il primo veicolo basato sulla piattaforma elettrica Meb ad arrivare negli Stati Uniti. È dunque un modello globale, identifica la famiglia ID, conferma la strategia non solo industriale ma anche di posizionamento, di marketing e di comunicazione, messa in atto dal presidente del consiglio di amministrazione del gruppo Gruppo Vw, Herbert Diess, verso la E-Mobility, in cui sono stati investiti oltre 33 miliardi di euro per completare l’elettrificazione dell’intera gamma, in modo da immettere in commercio circa 70 veicoli elettrici, ripartiti tra i suoi dodici marchi, entro il 2025, prevedendo di costruire 1,5 milioni di vetture della gamma Volkswagen ID all’anno, di cui 500mila saranno ID.4 (il suv è dotato di un motore da 204 cavalli con trazione posteriore, con batterie a carica rapida e, come la ID.3, avrà un’autonomia superiore ai 500 chilometri, nel 2021 arriverà anche una versione 4×4). Un profondo cambiamento non solo simbolico ma culturale, per approfondire un segmento inesistente sino a pochi anni fa, in cui l’uomo è al centro del progetto. Vw, per esempio, inizia le prevendite per capire quali siano i fattori vincenti e quali siano le reali esigenze per acquistare un’auto elettrica. A Wolfsburg è partita una vera rivoluzione, un piano di trasformazione, dopo quello iniziato con il Maggiolino e in seguito, con la Golf. Proprio come il primo Maggiolino, anche la ID.3 non ha la griglia sul frontale, il motore elettrico è collocato nella parte posteriore, come la trazione. Volkswagen si è anche impegnata a rispettare gli Accordi di Parigi e quindi a non produrre più propulsori a combustione entro il 2050, la mobilità elettrica non è solo un modo per voltare la pagina di una storia industriale, anticipa anche la svolta che gli sarebbe stata imposta dall’entrata in vigore, entro il 2030, della normativa europea sugli obbiettivi da raggiungere: la media di 60g/km di emissioni CO2.