Con quasi cinque milioni di veicoli venduti, il 28% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il gruppo Volkswagen non conosce crisi. Il fatturato ha registrato quasi 130 miliardi di euro, un aumento del 35%, con un utile operativo di 11,4 miliardi e quello netto di 8,5 miliardi, gran merito va dato ai brand Audi e Porsche. “Stiamo mantenendo un ritmo alto, il risultato record ottenuto nella prima parte dell’anno è la chiara prova di quanto siano forti i nostri marchi e quanto siano attraenti i loro modelli”, ha sottolineato il capo di Volkswagen Group, Herbert Diess. Il ceo conferma di alzare le sue previsioni “ probabilmente superiori” per tutto il 2021, a quelle precedentemente annunciate, anche se si aspetta “ maggiori conseguenze nella seconda metà dell’anno”, dovute al rischio di strozzature nella fornitura di semiconduttori che ha già condizionato le consegne, in particolare “nella gamma più alta” , proprio per la mancanza di chip. Sono stati immatricolati 171mila veicoli completamente elettrici e altri 171mila con trazione ibrida plug-in, più del triplo dell’anno precedente e Diess ha precisato che “ con la nostra nuova strategia New Auto stiamo riallineando l’azienda al fine di sviluppare futuri profit pool, stiamo preparando il nostro gruppo al suo ruolo di leader nel nuovo mondo della mobilità”. Per espandere i propri servizi è stata comunicata l’acquisizione, attraverso un consorzio, della società di noleggio Europcar per 2,5 miliardi di euro. Volkswagen deterrà il 66% delle azioni, la rimanenza verrà suddivisa tra gli altri acquirenti, sempre Diess ha dichiarato che “ Europcar aiuterà Volkswagen a raggiungere più rapidamente i suoi ambiziosi obiettivi”. Il colosso di Wolfsburg aveva venduto, nel 2006, al francese Eurazeo, per 1,26 miliardi la società di noleggio, a quel tempo era impensabile che un noleggiatore potesse conseguire maggiore importanza.