Volkswagen dice addio per sempre ai propulsori termici dello stabilimento di Zwickau verranno prodotti esclusivamente progetti elettrici. L’ultimo motore a combustione è uscito dalla catena di montaggio il 26 giugno, appartiene ad una Golf R Variant destinata ad un cliente tedesco. Si chiude così un’epoca, durata più di un secolo, per la fabbrica, che aperta dal 1904, ha visto prima le auto della Horch, poi le celebri Trabant, e infine – da 30 anni a questa parte – la produzione di Golf, Golf Variant, Passat e Passat Variant per un totale di 6.049.207 unità.
Secondo quanto dichiara la Casa, gli investimenti per la transizione ammontano a circa 1,2 miliardi di euro. Oltre allo stabilimento c’è infatti anche il team di 8.000 lavoratori, qualificati per la produzione di EV e per maneggiare sistemi ad alto voltaggio. Secondo il brand entro la fine dell’anno saranno evase 20.500 giornate totali di formazione, mentre, rispetto alla capacità produttiva dell’impianto, l’intenzione è quella di raggiungere le 330.000 auto l’anno.
Le prime vetture saranno prodotte già a fine 2020: Volkswagen ID.4 oltre ad un altro suv elettrico della marca Audi. Alla fine del 2021 si arriverà ad assemblare sei modelli (appartenenti a 3 marche del gruppo), tutti basati sulla stessa piattaforma modulare elettrica MEB.