Un nuovo cortometraggio commissionato da ZEGNA e diretto da Boramy Viguier, accompagna per due giorni l’attore americano John Turturro alla scoperta della storia e del heritage del brand, attraverso la storica Villa di famiglia e l’ufficio personale con gli archivi del Fondatore Ermenegildo Zegna (1892-1966) a Trivero – fino alla presentazione della nuova collezione Inverno 2025 a Milano.
Nel film e nelle immagini che lo accompagnano, John riflette sull’idea di eredità – qualcosa che va oltre queste mura, che viene tramandato e vissuto con una forte autodeterminazione. Pensando all’influenza duratura di tutti coloro che lo hanno preceduto, ai suoi nonni italiani immigrati negli Stati Uniti, e all’importanza di raccontare storie e custodirne i ricordi.
Il primo giorno a Trivero, vestito con i capi della nuova collezione realizzati in pregiata lana Vellus Aureum, seguiamo John attraverso le stanze che rappresentano il cuore di ZEGNA: l’ufficio del Fondatore, rimasto intatto, e gli archivi. Qui, osserva da vicino come Ermenegildo Zegna abbia perseguito l’eccellenza con un unico obiettivo: creare i tessuti più belli al mondo. In questo, qualcosa riflette la sua stessa filosofia: “Un lavoro ben fatto aiuta a illuminare chi sei, e non dovresti confondere il successo con l’eccellenza.” – John Turturro
La mattina seguente, mentre si prepara per la sfilata, John contempla i rituali e le abitudini che fanno parte delle nostre giornate. Alcune tradizioni vengono tramandate, altre riscritte per riflettere la nostra unicità. C’è un piacere nel prendersi il proprio tempo. Vestendosi per affrontare la giornata, riflette su ciò che lo attende e sull’importanza di essere preparati, dare il meglio, impegnarsi e prendersi cura di sé – lezioni che ha cercato di trasmettere ai suoi figli.
“Non devi per forza percorrere la stessa strada di tutti gli altri. È l’idea di essere fatti di un’altra pasta, di essere attratti da qualcosa di veramente unico. Non seguire sempre la strada già tracciata, vai invece dove ti portano i tuoi istinti e lascia il tuo segno.” – John Turturro
